14 aprile 2018

15 aprile 1989 - Il massacro di 93 tifosi nello stadio di Hillsborough
















Alle ore 15:00 del 15 aprile 1989 era in programma la semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, che come da regolamento era stata assegnata a un campo neutro, nella fattispecie l'Hillsborough Stadium di Sheffield (generalmente sede delle partite interne dello Sheffield Wednesday).

La ripartizione degli spalti non aveva tenuto conto della consistenza delle rispettive tifoserie: ai supporters del Liverpool era stata infatti assegnata la tribuna occidentale (West Stand, anche denominata Leppings Lane dall'odonimo della via retrostante), ubicata alla sinistra della tribuna centrale e capace di 14.600 posti, mentre ai sostenitori del Nottingham Forest (normalmente meno numerosi di quelli degli Scousers) era riservata la curva orientale Spion Kop End, capace di 21.000 posti.

Complice il fatto che dal 1985 i club inglesi erano esclusi dalle coppe europee a seguito della strage dell'Heysel e che pertanto il campionato inglese (non abilitato ad eleggere squadre per le competizioni UEFA) risultava poco avvincente, tale partita era molto sentita: fin dal mattino migliaia di tifosi dei Liverpool (peraltro storicamente rivali dei Garibaldi Reds di Nottingham) si riversarono festanti a Sheffield.


Al momento di far accedere il pubblico alle gradinate, la suddetta ripartizione poco oculata delle tifoserie iniziò a causare problemi: oltre a essere meno capiente, la Leppings Lane aveva anche meno ingressi rispetto alla Spion Kop (6 contro oltre 60) e fin da subito ciò rallentò l'afflusso dei tifosi del Liverpool; ad appena mezz'ora dal calcio d'inizio il settore era ancora semivuoto, mentre la folla accalcata ai cancelli andava crescendo sempre più.

A quindici minuti dall'inizio, preoccupata per l'esorbitante massa di persone raccoltasi al di fuori della Leppings Lane, la polizia decise di aprire il Gate C, un grosso cancello d'acciaio (normalmente chiuso) posto dinnanzi all'ingresso di un tunnel che conduceva al settore centrale della curva.

L'idea si rivelò catastrofica: mancando ormai pochi minuti al fischio di inizio, i tifosi ancora fuori dallo stadio lasciarono gli accessi laterali A e B, si riversarono in massa nel tunnel. Lo spicchio centrale della Leppings Lane (capace di soli 2000 posti e separato dal resto della gradinata da barriere antiscavalcamento) si riempì così oltre la capienza consentita: in breve gli spettatori furono schiacciati verso le recinzioni (particolarmente resistenti perché concepite per resistere a eventuali cariche degli hooligans, in ossequio alle normative introdotte dal governo inglese dopo la tragedia dell'Heysel) e sorte analoga toccò a chi era penetrato nel tunnel, che si trovò la via ostruita in entrambe le direzioni, mentre la pressione della calca cresceva sempre di più.


Mentre nella curva occidentale si scatenava il panico, nessuno, né in campo né negli altri settori dello stadio, si rese conto di cosa stesse avvenendo e la gara iniziò regolarmente. Solo dopo 6 minuti di gioco la partita fu sospesa su segnalazione di un ufficiale di polizia, che indicò all'arbitro un'invasione di campo da parte di alcuni spettatori che volevano così evitare lo schiacciamento: non intuendo il motivo di tale gesto e scambiandolo per un'intemperanza degli hooligans, i poliziotti caricarono i fuggiaschi per ricacciarli verso la tribuna, finendo per aggravare ulteriormente il caos sulla Leppings Lane. Solo dopo alcuni minuti, resasi conto del vero motivo dell'invasione, la polizia aprì la recinzione e lasciò che i tifosi del Liverpool potessero raggiungere il terreno di gioco. A quel punto, mentre la curva andava svuotandosi, ci si poté rendere conto dell'entità del disastro: nel caos generato dall'afflusso eccessivo di persone, 96 di loro (79 delle quali con meno di 30 anni d'età) avevano perso la vita, finendo schiacciate e soffocate dalla calca in un modo analogo a quanto accaduto quattro anni prima all'Heysel di Bruxelles; altre 200 avevano invece riportato ferite più o meno gravi.

Per la cronaca sportiva, la partita fu annullata e ripetuta il successivo 7 maggio all'Old Trafford di Manchester: vinse per 3-1 il Liverpool, che quindici giorni dopo si aggiudicò quell'edizione della FA Cup battendo i concittadini dell'Everton nella finale al Wembley Stadium di Londra.

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