27 maggio 2016

28 maggio 1999 - Termina il restauro dell'Ultima cena di Leonardo Da Vinci















Tra le tante iniziative sostenute dalla Olivetti per conservare e promuovere il patrimonio artistico nazionale, il restauro dell’Ultima Cena di Leonardo, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie in Milano è forse la più significativa. Questo, non solo per l’enorme valore storico e culturale dell’opera, ma anche per una serie di altri motivi, tra cui:
- la complessità tecnica del restauro, dovuta alla particolare tecnica utilizzata da Leonardo e ai gravi deterioramenti intervenuti nel corso dei secoli;
- l’eccezionale durata del restauro, che si è protratto per 17 anni dal 1982 al 1999;
- il contributo organizzativo, tecnologico e culturale fornito dalla Olivetti, in aggiunta al contributo finanziario, con la pubblicazione di ricerche mirate sull’Ultima Cena e sulle influenze che l’opera ha avuto nella pittura, e con l’organizzazione di una importante mostra su questi temi;
- le soluzioni tecniche e organizzative adottate non solo per il restauro, ma anche per preservare il dipinto nel futuro, senza sottrarlo all’ammirazione del pubblico.

Il lavoro della restauratrice Pinin Brambilla e di tutti i suoi collaboratori si è quindi dimostrato estremamente complesso e laborioso. E’ stato necessario compiere un numero incredibile di campionature e di studi per trovare le tecniche migliori con cui restaurare l’opera e, soprattutto, per riportare alla luce i colori e le sagome originali di Leonardo.
Grazie agli enormi sforzi compiuti, si è potuto scoprire come il tempo e i restauri del passato avessero completamente stravolto l’opera vinciana, trasformando, ad esempio, i capelli di Matteo da biondi a scuri, oppure alcune bocche dei presenti a tavola da aperte, in segno di stupore, a chiuse. Tutti particolari, questi, che hanno dato nuova vita ad una delle opere più famose del mondo e che hanno permesso di riportare alla luce i veri tratti disegnati alla fine del 1400 da Leonardo.
Il restauro è stato completato con la realizzazione di impianti per la conservazione ambientale: filtraggio dell'aria, abbattimento delle polveri, isolamento della sala, monitoraggio statico della parete e delle condizioni termo-igrometriche, regolazione di intensità e calore dell’illuminazione, impianti di sicurezza.

In oltre 17 anni, l’Olivetti ha sostenuto per il restauro un costo di circa 7 miliardi di lire, senza mai venire meno all’impegno preso, nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà finanziaria. Dal 28 maggio 1999, all’indomani di una festosa inaugurazione, il dipinto di Leonardo, completamente rigenerato, è tornato ad essere una delle maggiori attrazioni artistiche di Milano.

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